Esistono bambini in affido che non vivono stabilmente con i loro genitori biologici, bensì con un'altra famiglia.
In questo tipo di adozione, la persona adotta il figlio del coniuge, del partner registrato o del convivente.
Si parla di concubinato quando due persone vivono insieme senza essere sposate.
La famiglia è oggi definita come una comunità di vita fondata sulle relazioni fra genitori e figli. Essa è una comunità inter/intragenerazionale stabile, solidale e interattiva, nella quale le relazioni fra fratelli e sorelle e la parentela devono ugualmente essere riconosciuti dalla società (Carta delle famiglie 2016).
Le famiglie arcobaleno sono definite come famiglie in cui i bambini vivono con due partner dello stesso sesso.
Le coppie o le famiglie binazionali sono quelle i cui membri hanno almeno due nazionalità.
Alcune persone crescono i propri figli da sole, senza alcun aiuto esterno. Si tratta delle cosiddette famiglie monoparentali.
Le famiglie ricostituite nascono dall'unione di due famiglie diverse o dall'unione di una famiglia e di una sola persona.
Il matrimonio è un'unione legale tra due persone.
Più della metà dei nipoti viene accudita dai nonni mentre i genitori sono al lavoro.
La filiazione con la madre biologica si stabilisce alla nascita del bambino. Se la madre è sposata, la filiazione con l'altro genitore è stabilita sulla base del matrimonio. Se la madre non è sposata, la filiazione viene stabilita tramite riconoscimento o dichiarazione giudiziale.
Le relazioni intergenerazionali sono caratterizzate dal fatto che diverse generazioni di adulti vivono insieme. Queste relazioni si basano sulla solidarietà e sull'assistenza tra parenti.
Le unioni registrate permettevano a due persone dello stesso sesso di registrare la loro relazione fino al 30 giugno 2022, acquisendo così alcuni diritti e doveri. Dal 1° luglio 2022, tuttavia, solo il matrimonio è aperto alle coppie dello stesso sesso.