Il padre e la madre amministrano i beni del figlio finché hanno l'autorità parentale.
L'amministrazione dei beni del bambino deve essere effettuata personalmente e gratuitamente dai genitori. Il padre e la madre possono utilizzare il reddito dei beni del figlio per il suo mantenimento, la sua istruzione e formazione e, per quanto equo, per i bisogni della famiglia. I beni del bambino possono essere utilizzati solo in circostanze eccezionali. Il padre e la madre non possono disporre del reddito derivante da donazioni fatte al figlio affinché l'importo sia investito a interesse o in un conto di risparmio o con l'espressa condizione che il padre e la madre non lo utilizzino.
I genitori sono inoltre responsabili del pagamento dei premi dell'assicurazione malattia dei figli. A partire da gennaio 2024 i figli che raggiungono la maggiore età non erediteranno i debiti contratti dai loro genitori non pagando la cassa malati. Questi debiti rimarranno dunque ai genitori.
Se i genitori non adempiono ai compiti di mantenimento con sufficiente diligenza, l'autorità di protezione dei minori e degli adulti adotta le misure necessarie per tutelare il patrimonio del minore. Essa affida l'amministrazione dei beni del minore a un curatore se non c'è altro modo per evitare che vengano messi in pericolo.
Il figlio ha l'amministrazione e il godimento dei proventi del suo lavoro. Se il figlio vive nell’unità domestica con il padre e la madre, quest'ultima può esigere che il figlio contribuisca equamente al suo mantenimento.