L’accredito per compiti educativi non è una prestazione in denaro, ma un importo versato come credito all'AVS quando una persona si occupa dei propri figli a casa.
Non si tratta di prestazioni in denaro in quanto tali, ma di aumenti di reddito da attività lavorativa che vengono presi in considerazione solo per il calcolo della pensione.
Questi bonus si escludono a vicenda. Tuttavia, per un bambino che necessita di assistenza, è possibile ricevere accrediti per compiti educativi fino a 16 anni e poi accrediti per compiti di assistenza.
I beneficiari di rendite AVS possono richiedere accrediti per compiti educativi per ogni anno in cui hanno esercitato la potestà genitoriale su uno o più figli di età inferiore ai 16 anni. Se l'autorità parentale è esercitata da un solo genitore, quest'ultimo avrà automaticamente diritto all'accredito completo per i compiti educativi. Se la potestà genitoriale è esercitata congiuntamente da entrambi i genitori, la misura in cui si tiene conto degli accrediti per compiti educativi dipenderà dal fatto che i genitori siano sposati, divorziati o non sposati, e dalla misura in cui esercitano la potestà genitoriale sui figli comuni.
La domanda di accredito per compiti educativi viene presentata contemporaneamente alla domanda di pensione di vecchiaia.
I dati relativi ai figli affidati, insieme ai relativi documenti, devono essere presentati al momento della domanda della rendita AVS. Per questo motivo è fondamentale che gli assicurati conservino con cura tutti i documenti rilevanti per il calcolo dell’accredito per compiti educativi.
Informazioni dettagliate sono contenute nella scheda AVS/AI intitolata "Accrediti per compiti educativi".