Il barometro familiare di Pro Familia Svizzera e Pax è uno strumento di misurazione affidabile che mostra la realtà attuale della vita delle famiglie in Svizzera e il loro cambiamento nel tempo. Viene rilevato annualmente e costituisce una base di dati solida e duratura per i dibattiti di politica familiare e sociale, nonché per le discussioni in ambito imprenditoriale.
Una conoscenza affidabile dell'entità, dello sviluppo, delle cause e dei gruppi a rischio è fondamentale per combattere la povertà e i problemi sociali in modo mirato. Uno studio commissionato dal programma nazionale di monitoraggio della povertà fornisce una panoramica dei rapporti sociali e sulla povertà dei cantoni. Lo studio mostra che negli ultimi 20 anni la situazione si è ampliata. 21 cantoni hanno prodotto almeno una volta un rapporto sociale o sulla povertà o una pubblicazione simile sulle prestazioni sociali entro marzo 2023. A causa dei diversi obiettivi, delle metriche e della frequenza, i rapporti cantonali non sono adatti per un confronto tra i cantoni, ma forniscono una base preziosa per l'informazione e la gestione. (solo in tedesco e francese)
Molte famiglie in Svizzera sono colpite dalla povertà. Questa situazione influisce su vari aspetti della vita dei genitori e dei figli. La nostra nuova scheda informativa fornisce una panoramica sulle cifre attuali, sul ruolo della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni, e suggerimenti su dove le famiglie colpite possono trovare aiuto.
Il tasso di deprivazione materiale e sociale descrive la quota di persone costrette a rinunciare a importanti beni, servizi e attività sociali per ragioni finanziarie. Questo nuovo indicatore sostituisce il tasso di deprivazione materiale finora utilizzato sia a livello svizzero che europeo, di cui costituisce l’ulteriore sviluppo. In Svizzera la quota di persone in situazione di deprivazione è rimasta pressoché invariata. Ciononostante, i nuovi risultati non sono paragonabili direttamente con il tasso di deprivazione materiale finora utilizzato.
Che cosa fa la Svizzera per prevenire e combattere la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica? Il Gruppo di esperte ed esperti indipendenti del Consiglio d’Europa (GREVIO) ha valutato l’attuazione della Convenzione di Istanbul nel nostro Paese e pubblicato un rapporto in cui formula una serie di proposte. Dal canto suo, il Consiglio federale ha pubblicato i commenti alle proposte del GREVIO, adottati nella seduta del 2 novembre 2022. Nel suo rapporto il GREVIO valuta positivamente le numerose misure adottate dalla Svizzera e le basi legali vigenti nel nostro Paese per proteggere le vittime di violenza. Quale esempio cita la legge federale concernente l’aiuto alle vittime di reati sulla quale si fonda l’attività dei consultori cantonali. Le esperte e gli esperti evidenziano inoltre la buona collaborazione tra Confederazione, Cantoni e Comuni.
Il rapporto mostra che la protezione legale per le persone colpite dalla povertà sull'assistenza sociale è talvolta carente. Per porvi rimedio, il rapporto propone di mettere in atto misure giuridiche e istituzionali e di migliorare la comunicazione. Particolare enfasi è posta sul ruolo svolto dalla consulenza legale indipendente o dai servizi di mediazione nel fornire protezione legale nell'assistenza sociale. (in tedesco con riassunto in italiano)
L’obiettivo dello studio è quello di mostrare come le persone povere o a rischio di povertà possano essere coinvolte nei processi di decisione, pianificazione, attuazione e valutazione delle misure di prevenzione e lotta contro la povertà. Lo studio individua e presenta diversi modelli di partecipazione, che spaziano dallo sviluppo delle strutture e dei processi delle organizzazioni di servizi pubbliche e private fino alle strutture comuni di autoaiuto. (in tedesco con riassunto in italiano)
Molte cose sono cambiate per i più piccoli e per le loro famiglie. L’offerta di custodia complementare alla famiglia è stata ampliata e migliorata dal punto di vista qualitativo. Ma molto resta ancora da fare: in vari luoghi mancano le condizioni quadro per un buon lavoro pedagogico, le possibilità di custodia che rispondono alle esigenze sono insufficienti e i costi elevati costituiscono un peso per il bilancio familiare. La Commissione svizzera per l’UNESCO chiede ora di fare un deciso passo avanti e presenta delle proposte per una politica della prima infanzia per la Svizzera in una nuova pubblicazione.
Una scelta professionale ponderata che corrisponda alle inclinazioni e capacità del giovane è una delle principali garanzie per la conclusione di una formazione professionale, l’ingresso nel mercato del lavoro e l’indipendenza economica in età adulta. Quando il processo di orientamento professionale non giunge a buon fine, ci possono essere ripercussioni negative, poiché le persone senza una formazione professionale conclusa sono interessate più frequentemente dalla povertà e versano spesso in condizioni lavorative precarie. Durante l’infanzia e nella fase della scelta professionale, i genitori ricoprono un ruolo centrale: trasmettono valori di fondo, destano l’interesse per determinate professioni, danno il buon esempio, offrono sostegno morale e sicurezza economica. Spesso i genitori che versano in situazioni di vita difficili non sono in grado di assumere appieno la propria funzione di sostegno.
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