Le FFS ricevono il label Pro Familia: “Azienda a misura di famiglia”

Nel giugno 2023 i collaboratori hanno fatto la propria valutazione e ora i risultati sono arrivati: le FFS sono un’azienda a misura di famiglia. Le nostre più vive congratulazioni! L'indagine mostra i punti per i quali l'azienda si distingue e quelli dove dovrebbe concentrare la propria attenzione in futuro.

Pro Familia Suisse è l'associazione mantello delle organizzazioni familiari in Svizzera, si impegna principalmente a favore delle famiglie. Oltre a questo, supporta le aziende nella conciliazione tra attività professionale e vita familiare/privata.

Nel giugno 2023 Pro Familia Svizzera ha condotto un sondaggio scientifico tra tutti i dipendenti della FFS, pari a 34.227 persone, con lo scopo di raccogliere le loro opinioni sul tema della conciliazione tra attività professionale e vita familiare/privata. Il marchio di qualità Family Score “Azienda a misura di famiglia” si ottiene con un punteggio minimo di 60 punti.

Le FFS hanno ottenuto un ottimo punteggio pari a 73 punti – la media svizzera è di 61 punti - ottenendo così il marchio di qualità. L'azienda crea le condizioni per un clima di lavoro favorevole alla famiglia, questo anche grazie alla considerazione reciproca con i propri collaboratori e al loro sostegno.

Ulteriori informazioni sul punteggio Family Score

Scopri di più sulla FFS

Previdenza professionale: adeguamento delle rendite per i superstiti e d’invalidità all’evoluzione dei prezzi con effetto dal 1o gennaio 2024

Le rendite per i superstiti e d’invalidità della previdenza professionale obbligatoria il cui diritto è nato nel 2020 saranno adeguate per la prima volta all’evoluzione dei prezzi con effetto dal 1o gennaio 2024. Il tasso d’adeguamento sarà del 6,0 per cento.

Le rendite per i superstiti e d’invalidità del regime obbligatorio del secondo pilastro devono essere adeguate periodicamente all’evoluzione dell’indice dei prezzi al consumo fino al raggiungimento dell’età ordinaria di pensionamento. Il primo adeguamento è previsto dopo tre anni di decorrenza, mentre gli adeguamenti successivi avvengono contemporaneamente a quelli delle rendite dell’AVS, ossia di regola ogni due anni.

Il tasso d’adeguamento per le rendite il cui diritto è nato nel 2020 sarà del 6,0 per cento. Il calcolo si basa sugli indici dei prezzi al consumo del mese di settembre del 2020 (100.3431 con base dicembre 2020 = 100) e di settembre del 2023 (106.3136 con base dicembre 2020 = 100).

Poiché nel 2024 le rendite AVS non verranno adeguate, non vi sarà il conseguente adeguamento delle rendite per i superstiti e d’invalidità. Ciò significa che per queste rendite il cui diritto è nato prima del 2020 bisognerà aspettare il prossimo aumento delle rendite AVS, ossia al più presto il 1o gennaio 2025.

Le rendite per le quali la LPP non prevede una compensazione periodica del rincaro sono adeguate nei limiti delle possibilità finanziarie dell’istituto di previdenza. L’organo supremo dell’istituto di previdenza decide di anno in anno se e in quale misura le rendite debbano essere adeguate (v. art. 36 cpv. 2 LPP). Le decisioni sono commentate nel conto o nel rapporto annuale dell’istituto di previdenza.

Saperne di più

Il Consiglio federale respinge l’iniziativa sugli asili nido

In occasione della sua seduta del 29 settembre 2023, il Consiglio federale ha deciso di raccomandare al Parlamento di respingere l’iniziativa popolare «Per una custodia di bambini complementare alla famiglia che sia di qualità e a prezzi abbordabili per tutti (Iniziativa sugli asili nido)». L’iniziativa graverebbe in modo massiccio sulle finanze della Confederazione con spese supplementari nell’ordine di miliardi, peraltro in un settore che rientra principalmente nella sfera di competenza di Cantoni e Comuni. Il Consiglio federale ritiene dunque maggiormente opportuno impegnarsi, nel quadro del dibattito sull’iniziativa parlamentare «Sostituire il finanziamento iniziale con una soluzione moderna», a favore di un ulteriore rafforzamento della custodia di bambini complementare alla famiglia.

L’iniziativa popolare federale «Per una custodia di bambini complementare alla famiglia che sia di qualità e a prezzi abbordabili per tutti (Iniziativa sugli asili nido)» chiede di sancire nella Costituzione il principio secondo cui tutti i bambini, dai tre mesi di età sino alla fine dell’istruzione scolastica di base, hanno diritto alla custodia istituzionale di bambini complementare alla famiglia, se i genitori vogliono sfruttare questa offerta. Secondo il testo dell’iniziativa, la Confederazione dovrebbe assumere due terzi dei costi e potrebbe emanare direttive minime su qualità della custodia, condizioni di lavoro e altri requisiti. I Cantoni sarebbero tenuti a predisporre tale offerta. Se desiderano prevedere che i genitori partecipino ai costi, ciò dovrebbe avvenire secondo la capacità economica di questi ultimi, ma al massimo fino al 10 per cento del loro reddito.

La posizione del Consiglio federale

Il Consiglio federale condivide il parere secondo cui la custodia di bambini complementare alla famiglia deve continuare a essere promossa e gli enti pubblici dovrebbero ridurre ulteriormente i costi a carico dei genitori. Da 20 anni la Confederazione accorda aiuti finanziari per la creazione di posti per la custodia di bambini mediante un programma d’incentivazione di durata limitata. Inoltre, dal 2018 può sostenere finanziariamente i Cantoni e i Comuni che aumentano i sussidi per ridurre i costi per la custodia di bambini complementare alla famiglia a carico dei genitori. Anche nell’ambito del sostegno alla prima infanzia, la Confederazione ha da tempo adottato misure per il coordinamento a livello nazionale. Pertanto, il Consiglio federale è del parere che la situazione finanziaria della Confederazione, attualmente difficile, non permetta ulteriori impegni. È compito dei Cantoni ampliare l’offerta di servizi per la custodia di bambini complementare alla famiglia e anche i datori di lavoro dovrebbero partecipare in forma maggiormente adeguata a questo ampliamento.

Dibattito in corso sull’iniziativa parlamentare «Sostituire il finanziamento iniziale con una soluzione moderna»

Nel contesto dell’iniziativa parlamentare Sostituire il finanziamento iniziale con una soluzione moderna, il Parlamento sta discutendo un progetto di legge che prevede la partecipazione durevole della Confederazione ai costi per la custodia di bambini complementare alla famiglia a carico dei genitori. Nel suo parere, il Consiglio federale aveva sottolineato la necessità di promuovere la custodia di bambini complementare alla famiglia e formulato una proposta su come controfinanziare almeno in parte la riduzione dei costi a carico dei genitori. La proposta è ancora d’attualità. Per questa ragione, il Consiglio federale intende sostenere, nel quadro del dibattito parlamentare in corso, la soluzione proposta o eventuali modelli alternativi di controfinanziamento per ridurre i costi per la custodia istituzionale di bambini complementare alla famiglia ed evitare un ingente onere per le finanze della Confederazione. Nell’iniziativa parlamentare in questione sono toccati anche altri punti dell’iniziativa, tra cui la qualità e la disponibilità di un’offerta sufficiente. Rispetto dell’Iniziativa sugli asili nido, l’onere finanziario sarebbe nettamente inferiore in particolare per le finanze della Confederazione. Per questa ragione il Consiglio federale rinuncia a presentare un controprogetto diretto o indiretto e incarica il Dipartimento federale dell’interno di sottoporgli una bozza di messaggio contro l’iniziativa popolare entro il 5 luglio 2024.

Saperne di più

Migliore assunzione da parte dell’AI dei provvedimenti sanitari per i bambini affetti da infermità congenite

L’assicurazione invalidità potrà rimborsare determinati mezzi e apparecchi diagnostici o terapeutici anche se questi non figurano nell’elenco delle prestazioni prese a carico dall’assicurazione malattie. Nella sua seduta del 6 settembre 2023, il Consiglio federale ha adottato la modifica dell’ordinanza sull’assicurazione per l’invalidità concernente l’assunzione dei provvedimenti sanitari da parte dell’assicurazione invalidità. Nella prassi, gli uffici AI rimborsano già prestazioni che non figurano nell’elenco in questione o il cui prezzo supera la tariffa ivi stabilita. La modifica dell’ordinanza è tesa a garantire la conformità del diritto.

Dall’ultima revisione della legge federale sull’assicurazione per l’invalidità (LAI), per poter essere rimborsati dall’assicurazione invalidità (AI) i mezzi e gli apparecchi diagnostici o terapeutici devono figurare nell’elenco delle prestazioni rimborsate dall’assicurazione malattie (AMal), al fine di armonizzare la prassi delle due assicurazioni. L’AI fa pertanto riferimento all’elenco dei mezzi e degli apparecchi (EMAp) per il tipo di prestazioni e le tariffe massime rimborsabili quali provvedimenti sanitari. Per essere ammesse in questo elenco, le prestazioni vengono valutate in base ai criteri di efficacia, appropriatezza ed economicità (criteri EAE), conformemente alla LAI e alla legge federale sull’assicurazione malattie.

La scorsa primavera, questa nuova disposizione, introdotta all’inizio del 2022, aveva suscitato incertezze circa i costi che eccedono gli importi massimi previsti nell’EMAp. Oltre 300 famiglie con bambini affetti da infermità congenite si erano viste fatturare la differenza di prezzo direttamente da un fornitore di prodotti medici. L’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) aveva reagito immediatamente, provvedendo a sgravare queste famiglie da qualsiasi spesa supplementare, e aveva fatto il necessario affinché l’AI continuasse ad assumere la totalità delle spese degli esami e delle terapie indispensabili per i bambini interessati. Il 14 aprile 2023 l’UFAS aveva incaricato gli uffici AI di contattare le famiglie che avevano dovuto assumere le spese supplementari in questione e di rimborsare loro (se del caso, retroattivamente) tali spese.

Data questa situazione, il Consiglio federale ha deciso di procedere a una valutazione della base giuridica e della sua conformità al diritto, giungendo alla conclusione che è necessaria una modifica della medesima. È infatti emerso che, sebbene l’impiego dell’EMAp quale riferimento per valutare il rispetto dei criteri EAE ai fini dell’assunzione delle spese dei mezzi e degli apparecchi sia giustificato, la sua applicazione è disciplinata in modo troppo restrittivo. Deve infatti essere sempre possibile procedere a una valutazione nel singolo caso nel decidere se rimborsare apparecchi che non figurano nell’elenco. Il Consiglio federale ha dunque adottato una modifica della pertinente disposizione dell’ordinanza sull’assicurazione per l’invalidità (OAI).

Soppressione della condizione di figurare nell’EMAp per il diritto a un rimborso

L’OAI è stata modificata in modo da non subordinare più tassativamente il rimborso dei mezzi e degli apparecchi diagnostici e terapeutici alla loro presenza nell’EMAp. Sarà così sancita nell’ordinanza la prassi già seguita dagli uffici AI. L’AI ha infatti già oggi la possibilità di rimborsare prestazioni il cui prezzo supera le tariffe fissate nell’EMAp o che non figurano in questo elenco.

L’UFAS valuterà inoltre la possibilità di concludere convenzioni tariffali con associazioni di professioni mediche e paramediche al fine di semplificare le richieste di rimborso. In mancanza di tali convenzioni, l’EMAp continuerà a fungere da riferimento per verificare il rispetto dei criteri EAE nella presa a carico dei mezzi e degli apparecchi. Rimarrà tuttavia sempre possibile procedere a una valutazione caso per caso per apparecchi non figuranti nell’elenco che dovessero risultare indicati dal punto di vista medico.

Saperne di più

Sancire nella legge l’educazione non violenta

 Il Consiglio federale propone di sancire esplicitamente nel Codice civile (CC) il principio dell’educazione non violenta, adempiendo così un mandato del Parlamento. Secondo quanto previsto, ai genitori è espressamente vietato ricorrere a punizioni corporali o ad altre forme di violenza degradante nell’educazione. Si tratta in particolare di potenziare la prevenzione. Il 23 agosto 2023 l’Esecutivo ha avviato la procedura consultazione.

Già secondo il diritto vigente non è consentito ricorrere alla violenza contro i bambini nel contesto educativo familiare. I minori sono tutelati dal diritto penale. Di recente il legislatore ha inoltre esteso i diritti e gli obblighi di avviso in caso di minaccia al bene del minore, rafforzando la protezione del bambino sul piano civile. Lo scorso anno il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di vietare esplicitamente nel CC il ricorso alla violenza nell'educazione (Mo. Bulliard-Marbach 19.4632).

Il Consiglio federale propone che la nuova disposizione di legge precisi l'attuale dovere di educazione dei genitori in considerazione del bene del figlio e indichi esplicitamente che i genitori devono educare "il figlio senza ricorrere a punizioni corporali o ad altre forme di violenza degradante". La disposizione funge da linea guida ed è un chiaro segnale del fatto che la violenza nell'educazione non è tollerata. Non prescrive alcun metodo educativo; i genitori possono continuare a scegliere autonomamente come educare il figlio.

Impedire con la prevenzione la violenza sui bambini

La nuova disposizione mira inoltre a rafforzare la prevenzione. Le attuali offerte di consulenza e aiuto a bassa soglia per genitori e figli, in parte differenti a seconda della regione, vanno ampliate e l'accesso ad esse va migliorato. I Cantoni sono chiamati a provvedere affinché, in caso di difficoltà nell'educazione, vi siano sufficienti consultori a disposizione degli interessati, allo scopo di offrire consulenza preventiva a genitori e figli sulle questioni educative e, se necessario, fornire sostegno per risolvere i conflitti.

Stando a diversi studi effettuati a livello internazionale, il radicamento dell'educazione non violenta nella legge consente di modificare durevolmente il comportamento educativo dei genitori e ridurre l'accettazione della violenza. La procedura di consultazione durerà fino al 23 novembre 2023.

saperne di più

Newsletter


Iscriviti alla nostra newsletter trimestrale per essere sempre aggiornato sulle novità, le pubblicazioni e gli eventi relativi alla politica familiare.
Archivio

Inviando il modulo confermo di aver letto e accettato le condizioni espresse nella Privacy policy.