In occasione della sua seduta del 29 settembre 2023, il Consiglio federale ha deciso di raccomandare al Parlamento di respingere l’iniziativa popolare «Per una custodia di bambini complementare alla famiglia che sia di qualità e a prezzi abbordabili per tutti (Iniziativa sugli asili nido)». L’iniziativa graverebbe in modo massiccio sulle finanze della Confederazione con spese supplementari nell’ordine di miliardi, peraltro in un settore che rientra principalmente nella sfera di competenza di Cantoni e Comuni. Il Consiglio federale ritiene dunque maggiormente opportuno impegnarsi, nel quadro del dibattito sull’iniziativa parlamentare «Sostituire il finanziamento iniziale con una soluzione moderna», a favore di un ulteriore rafforzamento della custodia di bambini complementare alla famiglia.
L’iniziativa popolare federale «Per una custodia di bambini complementare alla famiglia che sia di qualità e a prezzi abbordabili per tutti (Iniziativa sugli asili nido)» chiede di sancire nella Costituzione il principio secondo cui tutti i bambini, dai tre mesi di età sino alla fine dell’istruzione scolastica di base, hanno diritto alla custodia istituzionale di bambini complementare alla famiglia, se i genitori vogliono sfruttare questa offerta. Secondo il testo dell’iniziativa, la Confederazione dovrebbe assumere due terzi dei costi e potrebbe emanare direttive minime su qualità della custodia, condizioni di lavoro e altri requisiti. I Cantoni sarebbero tenuti a predisporre tale offerta. Se desiderano prevedere che i genitori partecipino ai costi, ciò dovrebbe avvenire secondo la capacità economica di questi ultimi, ma al massimo fino al 10 per cento del loro reddito.
La posizione del Consiglio federale
Il Consiglio federale condivide il parere secondo cui la custodia di bambini complementare alla famiglia deve continuare a essere promossa e gli enti pubblici dovrebbero ridurre ulteriormente i costi a carico dei genitori. Da 20 anni la Confederazione accorda aiuti finanziari per la creazione di posti per la custodia di bambini mediante un programma d’incentivazione di durata limitata. Inoltre, dal 2018 può sostenere finanziariamente i Cantoni e i Comuni che aumentano i sussidi per ridurre i costi per la custodia di bambini complementare alla famiglia a carico dei genitori. Anche nell’ambito del sostegno alla prima infanzia, la Confederazione ha da tempo adottato misure per il coordinamento a livello nazionale. Pertanto, il Consiglio federale è del parere che la situazione finanziaria della Confederazione, attualmente difficile, non permetta ulteriori impegni. È compito dei Cantoni ampliare l’offerta di servizi per la custodia di bambini complementare alla famiglia e anche i datori di lavoro dovrebbero partecipare in forma maggiormente adeguata a questo ampliamento.
Dibattito in corso sull’iniziativa parlamentare «Sostituire il finanziamento iniziale con una soluzione moderna»
Nel contesto dell’iniziativa parlamentare Sostituire il finanziamento iniziale con una soluzione moderna, il Parlamento sta discutendo un progetto di legge che prevede la partecipazione durevole della Confederazione ai costi per la custodia di bambini complementare alla famiglia a carico dei genitori. Nel suo parere, il Consiglio federale aveva sottolineato la necessità di promuovere la custodia di bambini complementare alla famiglia e formulato una proposta su come controfinanziare almeno in parte la riduzione dei costi a carico dei genitori. La proposta è ancora d’attualità. Per questa ragione, il Consiglio federale intende sostenere, nel quadro del dibattito parlamentare in corso, la soluzione proposta o eventuali modelli alternativi di controfinanziamento per ridurre i costi per la custodia istituzionale di bambini complementare alla famiglia ed evitare un ingente onere per le finanze della Confederazione. Nell’iniziativa parlamentare in questione sono toccati anche altri punti dell’iniziativa, tra cui la qualità e la disponibilità di un’offerta sufficiente. Rispetto dell’Iniziativa sugli asili nido, l’onere finanziario sarebbe nettamente inferiore in particolare per le finanze della Confederazione. Per questa ragione il Consiglio federale rinuncia a presentare un controprogetto diretto o indiretto e incarica il Dipartimento federale dell’interno di sottoporgli una bozza di messaggio contro l’iniziativa popolare entro il 5 luglio 2024.
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